Presentato il rapporto Rapporto annuale della Fondazione Moressa sull'economia dell'immigrazione

ROMA -Nel 2013 i contributi previdenziali versati dagli stranieri che vivono e lavorano in Italia hanno raggiunto quota 10,3 miliardi: "ripartendo il volume complessivo per i redditi da pensione medi, si può affermare che i lavoratori stranieri pagano la pensione a 620 mila anziani l'anno". È quanto emerge dal ''Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione'' della Fondazione Leone Moressa. Gli occupati stranieri in Italia sono nel 2013 2.180.000, il 9,8% degli occupati totali, con una incidenza sui contributi sociali totali del 4,8%. Nel 2009 erano 1.790.000, con un''incidenza del 3,7% e il numero dei pensionati che ricevevano la pensione grazie ai contributi degli stranieri erano 520.000.

 Dagli stranieri 4 miliardi nelle casse dello stato. Il rapporto tra costi e benefici dei lavoratori stranieri in Italia è di quasi 4 miliardi a favore delle casse del fisco italiano.  Nel 2014 i contribuenti stranieri hanno dichiarato redditi per 45,6 miliardi e versato 6,8 miliardi di euro di Irpef netta. Aggiungendo i 10,3 miliardi di contributi versati i benifici fiscali prodotti dagli stranieri che vivono e lavorano in Italia sono pari a 16,5 miliardi. Sottraendo i 12,6 miliardi di spesa pubblica per l''immigrazione, il saldo entrate-uscite è di 3,9 miliardi di euro. "Considerando poi la ricchezza prodotta da 2,3 milioni dioccupati stranieri, nel 2014 il ''Pil dell''immigrazione'' ha raggiunto i 125 miliardi di euro, ovvero l''8,6% della ricchezza nazionale".

 Dai dati, sottolinea il rapporto, "emerge una fotografia dell''immigrazione che non è fatta solo di sbarchi e accoglienza profughi, ma anche e soprattutto di lavoratori integrati nel tessuto nazionale. Il contributo dell'immigrazione è in questo momento imprescindibile per il nostro Paese". I 2,3 milioni di occupati stranieri sono impiegati principalmente nei settori dei servizi (47,4%), dell''industria (18,5%) e dell''edilizia (10,8%). L'incidenza massima del valore aggiunto prodotto dagli immigrati e'' nel settore della ristorazione (18%) e nell''edilizia (17,3%). Gli imprenditori nati all''estero nel 2014 sono 632.141, aumentati del 21,3% rispetto ale 2014; nello stesso periodo i nati in Italia sono diminuiti del 6,9%. Le imprese condotte da nati all''estero sono 524.674 (8,7% del totale) e producono 94,8 miliardi di valore aggiunto.

 Nel 2050 un residente su 5 sarà straniero. Nel 2015 la popolazione straniera in Italia ha superato i 5 milioni e rappresenta l'8,2% della popolazione complessiva. Non solo: tra la popolazione italiana 1 su 10 ha piu'' di 75 anni, mentre tra gli stranieri appena 1 su 100. È quanto emerge dal ''Rapporto annuale sull''economia dell''immigrazione'' della Fondazione Leone Moressa. Dieci anni fa, nel 2005, gli stranieri erano meno della meta'' di oggi: 2,2 milioni, pari al 3,8% dei residenti in Italia. La Fondazione fornisce anche due scenari futuri, seppur con una premessa: "I dati di lungo termine, che derivano alle previsioni sulla popolazione residente dell''Istat, vanno trattati con estrema cautela. La previsioni demografiche divengono, infatti, tanto piu'' incerte quanto piu'' ci si allontana dalla base di partenza, in particolar modo nelle piccole realta'' geografiche". Secondo le proiezioni fornite nel 2025 gli stranieri residenti saranno 8.258.145 (pari al 13,1% della popolazione); nel 2050 saranno 12.573.673: il 19,8% del totale. (DIRE).


Antonia Marraffa