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In Italia, la tradizione del Primo maggio si intreccia storicamente con le lotte operaie per la riduzione della giornata lavorativa a otto ore, la regolamentazione del lavoro delle donne e dei fanciulli, il miglioramento salariale, i contratti di lavoro, la legalizzazione dello sciopero.

 

Il fascismo abolirà - nel 1923 - la ricorrenza, preferendo una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma.

 

All’indomani della Liberazione, il Primo maggio 1945, giovani che non hanno memoria della Festa del lavoro e anziani si ritrovano, insieme, nelle piazze di tutta Italia (LEGGI: https://www.rassegna.it/articoli/1945-indimenticabile-quel-primo-maggio).

 

Appena due anni dopo, nel 1947, il Primo maggio sarà segnato dalla strage di Portella della Ginestra, dove moriranno per mano degli uomini del bandito Giuliano 11 persone, tra le quali anche bambini (LEGGI: Emanuele Macaluso: “Proprietà terriera, baronaggio, mafia e potere politico decisero di utilizzare la banda Giuliano a difesa dei propri interessi” (https://www.rassegna.it/articoli/quella-strage-di-lavoratori-voluta-dai-...); L’eccidio del 1947 negli Archivi della Cgil (https://www.rassegna.it/articoli/il-ricordo-della-strage-negli-archivi-d...); Di Vittorio, il segretario che si prese cura del ragazzo orfano (http://lacgilnelnovecento.blogspot.com/2017/04/di-vittorio-il-segretario...).

 

Il Primo maggio successivo, quello del 1948, è l’ultimo celebrato unitariamente: poco più di due mesi più tardi l’attentato a Palmiro Togliatti decreterà la fine della esperienza unitaria (LEGGI: https://www.rassegna.it/articoli/1948-lattentato-a-togliatti-nelle-carte...).

 

Da quel momento, si apre una lunga stagione di feste del lavoro separate che terminerà solo vent’anni dopo, a partire dal 1970 (LEGGI Gli speciali unitari per la Festa del Lavoro 1971-1983: https://www.rassegna.it/articoli/il-primo-maggio-in-copertina).

 

Il Primo maggio del 1984, il primo dopo la rottura di San Valentino, Cgil, Cisl e Uil si separano di nuovo, ma a partire dal 1986, riprendono la tradizione unitaria per i festeggiamenti della Festa del lavoro, scegliendo ogni anno un tema specifico cui dedicare l’evento e un luogo nel quale riunirsi. A causa del perdurare dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di sospendere ufficialmente la manifestazione nazionale del Primo maggio prevista quest’anno a Padova e il Concerto di Piazza San Giovanni a Roma.

 

Ma non sarà il virus ad impedirci di celebrare la nostra festa.

 

“Lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro” è lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto quest’anno per la giornata.

 

Due gli appuntamenti previsti: uno speciale del Tg3 con i leader sindacali Landini, Furlan e Barbagallo sui temi del lavoro, della ripresa produttiva e dell’emergenza sanitaria e l’evento musicale promosso dai sindacati e realizzato dalla Rai con collegamenti a distanza, riflessioni e testimonianze, cui si somma la mostra virtuale dei nostri archivi ed il sito internet a lei dedicato.

 

Le foto riprodotte all’interno di questa pagina sono di proprietà dell’Archivio storico CGIL nazionale (per consultare l’Archivio fotografico della Confederazione clicca qui: http://151.1.148.212/cgilfotografico/; per saperne di più qui: https://rivista.clionet.it/vol2/societa-e-cultura/archivi_vivi/romeo-la-...).

 

E’ a disposizione degli studiosi l’inventario delle carte fino al 1986 (sono disponibili, in file digitalizzato allegato alla scheda documento, tutti i verbali e tutte le circolari confederali dal 1944 al 1986 - NAVIGA: http://151.1.148.212/cgil/; APPROFONDISCI: http://www.ilmondodegliarchivi.org/rubriche/gli-archivi-si-raccontano/38...).

 

I video dell'Archivio sono conservati presso l'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, partner della Cgil nazionale dal 1986 (LEGGI: https://www.rassegna.it/articoli/cgil-e-aamod-unamicizia-che-viene-da-lo...).

 

Per saperne di più visita La CGIL nel Novecento. Il Blog (NAVIGA: http://lacgilnelnovecento.blogspot.com).

 

DIDASCALIE FOTO

 

Primo maggio, Napoli 1953 © Archivio storico CGIL nazionale

 

Primo maggio, Bologna 1958 © Archivio storico CGIL nazionale

 

Primo maggio 1976 © Archivio storico CGIL nazionale

 

Primo maggio 1990 © Archivio storico CGIL nazionale. Il 20 luglio del 1889 il Congresso costitutivo della Seconda internazionale, riunito a Parigi, decide l’organizzazione di una grande manifestazione per la richiesta di riduzione della giornata lavorativa ad otto ore. La scelta cadrà sul primo maggio, in ricordo dei martiri di Chicago.

La festa, ratificata ufficialmente a Bruxelles nell’agosto 1891 (II Congresso dell’internazionale), è osservata e praticata già nel 1890 con manifestazioni a livello nazionale e locale.

“Oggi il proletariato d’Europa e d’America passa in rivista le sue forze mobilitate per la prima volta come un solo esercito – scriverà da Londra Engels – sotto una sola bandiera, per un solo fine prossimo, la giornata lavorativa normale di 8 ore, proclamata già nel congresso di Ginevra dell’Internazionale del 1866 e di nuovo nel Congresso operaio di Parigi nel 1889 da introdursi per legge. Oggi i proletari di tutti i paesi si sono effettivamente uniti. Fosse Marx accanto a me a vederlo coi suoi occhi