Commento dati ISTAT Commercio al dettaglio Ottobre 2022

Gli ultimi dati sul commercio al dettaglio indicano un ulteriore calo del volume delle vendite e quindi dei consumi.

L’aggravamento è progressivo nel corso del 2022. Se, infatti, su base annuale ancora è presente un aumento delle vendite in valore (+1.3%), legato all’alto livello dei prezzi per inflazione, sono in forte calo i volumi delle vendite (-6,3%); nell’ultimo trimestre anche la crescita in valore quasi si azzera mentre è ancora più elevato il calo della quantità dei beni venduti. Ad ottobre, il calo è generale (-0,4% in valore è -1,2% in volume) in particolare a causa della contrazione delle vendite dei beni alimentari.

Da cinque mesi consecutivamente i volumi calano, con un boom di vendite nei discount che su base annua è circa doppio rispetto agli altri esercizi commerciali della grande distribuzione, mentre i piccoli esercenti sono in calo. E’ una fotografia esplicita delle progressive difficoltà economiche dei cittadini.

Seguendo l’andamento dei dati, si può immaginare come prima sia calata la quantità di acquisti non strettamente necessari e successivamente la qualità delle merci acquistate, poi per chi poteva, si è iniziato ad intaccare il risparmio accumulato e –infine- inizia a diminuire l’acquisto dei beni essenziali necessari.

Il dato sulle vendite di prodotti alimentari è esplicito e preoccupante, anche perché il calo delle vendite in volume è una media inversamente proporzionale fra le famiglie più agiate (quintile più alto) che hanno calato poco o niente, e le famiglie più povere (i due quintili più bassi) per le quali il calo di acquisti è molto più alto e ormai oltrepassa un livello di guardia difficilmente sopportabile a lungo.

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