Salario minimo, perché la proposta M5S non convince

Il pericolo è che i datori di lavoro possano non avere più alcun interesse a stipulare i contratti nazionali e scegliere soglie legalizzate più basse. Non a caso non esiste in altri Paesi come Svezia, Danimarca, Finlandia e Austria.

Prosegue l’offensiva propagandistica e mediatica del M5S contro i sindacati confederali. Dopo avere aspramente reagito alle loro critiche sulla manovra economica – anche per ciò che attiene a misure importanti ma assai mal congegnate, come il reddito di cittadinanza e quota 100 – si apre un nuovo fronte intorno alla proposta di una legge per un salario minimo orario, contrastata – a loro dire colpevolmente – dai sindacati, insieme in questo a Confindustria...

(La versione integrale dell'articolo di Salvo Leonardi è disponibile su Rassegna.it)

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