Premiazione della prima edizione del Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio
Si é svolta venerdì 27 settembre, nell’ambito della Festa del Tesseramento della CGIL di Roma e del Lazio, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Letterario Giuseppe Di Vittorio, promosso dall’Iress Lazio insieme alla Cgil regionale e alla Fondazione Di Vittorio.
Per la sezione denominata "La chiave a stella", riservata a romanzi editi, é risultato vincitore "Per giusta causa" di Danilo Conte, in cui la voce narrante, un avvocato del lavoro, racconta attraverso le storie dei suoi clienti il frammentato e spietato mondo del lavoro contemporaneo; la menzione d'onore della giuria scientifica é stata invece assegnata al romanzo "Orate in offerta" di Elisa Audino, con la seguente motivazione: "una scrittura lieve e percussiva, scandita e aperta al teatro del mondo. Ricognizione precisa e ludica sul “neoproletariato”, su quarantenni e cinquantenne precari, e su un universo femminile tra le strisce di Claire Bretecher e la Ragazza Carla di Pagliarani. Il proprio destino dentro una lucente orata, la cui decomposizione è frenata dal ghiaccio. Ma anche l’attesa dello sciopero, donatore di senso e felice rottura della consuetudine".
Nella sezione “Voci del lavoro”, il primo premio della Giuria Popolare è andato a Chiara Grossi, autrice di "Tozzo di pane", mentre Maurizio Busi, con il racconto "Notizie da un paese cannibale" si è classificato secondo. Cristina Pasqua, terza classificata con Coincidenze, ha ricevuto la menzione speciale della Giuria Scientifica. La motivazione è la seguente: "una prosa densa e “sensoriale”, capace di aderire calvinianamente a cose e persone, a odori e a suoni. Un intervento ritenuto facile allo scalo merci che si risolve in dramma, ma anche una nuova nascita. La maledizione del lavoro e il destino umano: la morte si mescola alla vita in un’epica straziante ma non priva di speranza, nel ciclo sempre uguale dell’universo".
I racconti dei primi tre classificati, insieme agli altri tredici selezionati dalla Giuria Popolare, saranno pubblicati nella collana “Workingclass” della casa editrice Alegre.
I titoli:
Maurizio Busi con "Notizie Da Un Paese Cannibale"
Marcello Delogu con "Quando Arriva Il Terremoto..."
Patrizia Fistemaire con "Lo Straordinario"
Luciano Giglio con "Il Postino E L'algoritmo"
Chiara Grossi con "Tozzo Di Pane"
Sonia Lippi con "Storia Di Una Lavoratrice Qualunque"
Peppe Lo Monaco con "Mobilità"
Antonello Mangano con "Occhi Di Vetro"
Claudio Marzullo con "La Sveglia Della Nonna"
Rosita Mastronardo con "La Scelta"
Irene Mori con "Le Lacrime Sono Un Prodotto Umano"
Vladimir Palatrasio con "Blocco"
Cristina Pasqua con "Coincidenze"
Eugenio Raspi con "La Prossima Busta"
Antonella Rossi con "Elga"
Luca Sacchetti con "Il Nibbio Bruno"
Presenti alla cerimonia il Segretario Generale Landini e membri della giuria scientifica, tra cui il Presidente Filippo Laporta, e popolare, oltre a Natale Di Cola (Segretario Generale di Roma e del Lazio), Eugenio Ghiglioni (Presidente Iress Lazio) e Francesco Sinopoli (Presidente Fondazione Di Vittorio).
Il Premio, di rilevanza nazionale, nasce con l’obiettivo di promuovere, anche in Italia, la letteratura della ‘working class’, valorizzando romanzi e racconti che pongono il mondo del lavoro al centro della narrazione.
L’iniziativa vuole dare voce alle autrici e agli autori capaci di raccontare le molteplici sfaccettature del mondo del lavoro, stimolando al contempo nuove prospettive narrative.