"Discorso sul sindacato": Fernando Santi a 56 anni dalla scomparsa
"Discorso sul sindacato", lunedì 15 settembre una tavola rotonda nel nome di Fernando Santi a 56 anni dalla scomparsa.
L'incontro, promosso da CGIL Parma, avrà luogo alle ore 10.30 nel Salone Trentin dopo la consueta commemorazione al Cimitero della Villetta.
A 56 anni dalla scomparsa di Fernando Santi, carismatico esponente sindacale del Dopoguerra e uno dei padri fondatori della Repubblica italiana, nella mattinata di lunedì 15 settembre la CGIL di Parma ricorderà la sua figura con un doppio appuntamento: alle ore 9, al Cimitero monumentale della Villetta, con la consueta deposizione di una corona di fiori sulla tomba a lui dedicata, cui interverranno ANDREA RIZZI, Responsabile Storia e Memoria CGIL Parma, e un rappresentante dell'Amministrazione comunale di Parma; e alle ore 10.30, nel Salone Trentin della Camera del Lavoro di Parma (via Casati Confalonieri, 5/a), con una tavola rotonda dal titolo "Discorso sul sindacato", che intende ragionare sull'attualità del pensiero di Santi espresso in occasione del saluto prima del ritiro dalla CGIL nel VI Congresso svoltosi a Bologna nel 1965.
All'incontro, che vede la collaborazione della Fondazione di Vittorio, interverranno ROBERTO SPOCCI, storico, autore del libro “Ferdinando Santi. Un uomo, un’idea” (MUP 2002), MATTIA GAMBILONGHI, storico Fondazione Di Vittorio, LISA GATTINI, Segretaria generale CGIL Parma, DOMENICO VITALE, Direttore ISREC Parma. Modererà GLENDA PELOSI, Ufficio Stampa CGIL Parma.
L'iniziativa si inserisce nel calendario 2025 delle "Occasioni di memoria" della CGIL Parma.
Fernando Santi è stato uno dei più illustri esponenti del movimento sindacale italiano, annoverato tra i padri fondatori della democrazia repubblicana. Segretario Generale aggiunto della CGIL dal 1947 fino al 1965, per cinque legislature, dal 1948 fino al 1968, è stato deputato al Parlamento italiano. Dirigente politico e sindacale di levatura nazionale ed europea, rimase sempre legatissimo alla sua Parma, di cui volle restare per diverso tempo Consigliere Comunale. Ha dedicato la propria vita a difendere e rappresentare i più deboli e il mondo del lavoro.
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