A 50 ANNI DALLA CONFERENZA DI HELSINKI: PERSEGUIRE LA PACE ATTRAVERSO LA POLITICA
Cinquanta anni fa la Conferenza di Helsinki riuscì a conseguire uno straordinario risultato ponendo fine alla contrapposizione frontale dei blocchi e a consolidare la coesistenza pacifica, tramite la politica e il diritto. Una lezione quanto mai attuale.
Il convegno sarà trasmesso on line, seguirà link.
Le Fondazioni Basso, CRS (Centro per la Riforma dello Stato), Di Vittorio e Salviamo la Costituzione – insieme a: ACLI, ANPI, ARCI, Associazione per il rinnovamento della sinistra, Casa internazionale delle Donne, Cittadinanzattiva, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Costituente Terra, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Giuristi Democratici, Osservatorio UE, Scuola di Buona Politica Torino, Sinistra e Culture, Transform! Italia, Koine’, Volere La Luna – promuovono un incontro pubblico per invitare le forze politiche, sociali e culturali a lanciare una risoluta iniziativa politica di pace, che, ispirandosi a quel modello, rompa l’assordante clima e l’imperante linguaggio bellicista. Per uscire dall’impasse che ci sta travolgendo e per reagire all’uso della forza come unica modalità per affrontare le controversie internazionali, la via che noi indichiamo è quella del ritorno alla politica di pace che passa attraverso accordi tra le nazioni entro una prospettiva multipolare e che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Non vediamo altra strada per fermare le tante guerre che stanno devastando il mondo, sino al genocidio del popolo palestinese. Vicende atroci si stanno consumando sotto i nostri occhi, con particolare ferocia proprio in queste ore.
Recuperare il metodo e lo spirito della Conferenza di Helsinki può essere una via politica da seguire. Essa fu promossa da statisti illuminati e lungimiranti e vide la partecipazione di tutti i Paesi europei, oltre a Canada, Cina e Unione Sovietica.
Questa esperienza ci insegna che la pace si può perseguire soltanto con una forte e convinta iniziativa politica. È questa una concreta e realistica alternativa alla guerra: una via capace di interrompere l’insensata e funesta corsa al riarmo.
Noi non possiamo tacere. Non possiamo renderci complici del genocidio in corso. Non possiamo arrenderci alla guerra
degli Stati contro i popoli.
Il programma:
Saluto di Nicola Antonetti, presidente dell’Istituto Sturzo che ospita l’evento
Introduzione di Franco Ippolito, presidente della Fondazione Basso.
Prima sessione – presiede Claudio de Fiores (presidente del CRS)
Interventi di:
Luciana Castellina (già parlamentare europea),
Marga Ferrè (presidente di Transform! Europe),
Agostino Giovagnoli (vice-presidente dell’Istituto Sturzo),
Luigi Ferrajoli (presidente di Costituente Terra),
Gianfranco Pagliarulo (ANPI),
Pasqualina Napoletano (CRS – già parlamentare europea),
Marc Botenga (parlamentare europeo)
Mario Boffo (già ambasciatore in Yemen e Arabia Saudita).
Seconda sessione – presiede Francesco Sinopoli (presidente della Fondazione Di Vittorio)
Interventi di:
Cardinale Matteo Zuppi (presidente della CEI),
Ralf Stegner (membro della Commissione esteri del Bundestag – SPD),
Marco Tarquinio (parlamentare europeo),
Nicoletta Parisi (Movimento Europeo),
Francis Wurtz (già parlamentare europeo),
Maura Cossutta (Casa internazionale delle Donne)
Raffaella Bolini (Stop Rearm Europe),
Alfonso Gianni (Coordinamento per la democrazia costituzionale),
Conclusioni di Gaetano Azzariti (presidente di Salviamo la Costituzione).
Interverranno Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista), Giuseppe Conte (Movimento Cinque Stelle) ed esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra e del Partito Democratico