Inaugurazione dell’ 'Archivio storico della CGIL Umbria
Perugia, 21 – 2 – 2011 - Archivio storico CGIL Umbria.
La sezione storia e memoria della Fondazione Giuseppe Di Vittorio si compone di diverse aree di lavoro che interagiscono tra di loro.
La ricerca storica si occupa di tutta l'attività, di ricerca e divulgazione, legata all'approfondimento di temi di storia sociale, del mondo del lavoro, delle sue organizzazioni e dei suoi protagonisti.
Il sistema degli archivi storici, biblioteche e centri documentazione della CGIL opera con un coordinamento nazionale e un Comitato scientifico proponendo il valore culturale per usi sociali dei materiali delle strutture partecipanti.
Infine, un'apposita sezione si occupa del lavoro di ricostruzione e valorizzazione del pensiero e dell'azione politica e sindacale di Bruno Trentin.
Collabora con l'area, come Coordinatore grandi eventi: Carlo Ghezzi.
Collabora con l'area: Mattia Gambilonghi.
Direttore: Edmondo MontaliEdmondo Montali (Pescara 1971), laurea in Scienze politiche e master in Relazioni Pubbliche Europee, già docente a contratto presso l’università degli studi di Teramo. Si è occupato della storia sociale, economica e politica del ’900, in Italia e in Germania. E’ coordinatore dei progetti di ricerca storica della Fondazione Di Vittorio.
Responsabile nazionale del Sistema degli Archivi, Biblioteche e Centri di documentazione della Cgil: Paolo TerranovaLaureato in Sociologia, ha partecipato a un dottorato di ricerca in public management. Dal 2001 ha svolto attività di ricerca, formazione, coordinamento e direzione di progetti complessi, sia nel settore pubblico che privato, sempre come libero professionista. Nel 2008 entra nell’ufficio di Presidenza di Agenquadri, Associazione di Quadri e Alte Professionalità affiliata alla CGIL, e ne diviene Presidente nel 2010. Dal 2020 è Segretario della Fondazione Giuseppe Di Vittorio.
Perugia, 21 – 2 – 2011 - Archivio storico CGIL Umbria.
Reggio Emilia, 20 - 1 - 2011 - Istituto Internazionale Loris Malaguzzi
Reggio Emilia, 20 – 1 – 2011.
Lo sciopero dei marittimi di cinquant’anni fa è ignorato. Anche dagli storici. Eppure è stato un grande sciopero mondiale. L’unico che, partito dall’Italia, ha avuto come palcoscenico l’intero pianeta, i porti dei cinque continenti e tutti i grandi mari, e che ha visto la partecipazione di 118 navi di cui più della metà in porti stranieri, dove quasi ovunque ha incontrato la solidarietà non soltanto delle marinerie locali, ma anche della popolazione.
Milano, 15 aprile 2010 - Camera del Lavoro.
.Mestre, (Venezia), 22 settembre 2009
Atti della conferenza nazionale tenutasi a Roma il 2 e 3 luglio 2009.
.Roma, 2 e 3 luglio 09, Seminario nazionale su “Il sistema degli Archivi storici, Biblioteche e Centri documentazione della CGIL” organizzato dalla Fondazione Di Vittorio.
Mentre è intenso il dibattito sulla riforma istituzionale dell’Unione Europea, segna il passo il confronto sui grandi temi di carattere sociale. Eppure le nuove e forti istituzioni di cui l’Europa ha bisogno non possono darsi senza altrettanto forti e consensuali politiche fra cui, in primo luogo, quelle economiche e sociali. Il patto politico fondativo della nuova Europa non può cioè prescindere da un nuovo patto sociale, e da quest’ultimo dipende, con la qualità dell’integrazione, l’identità stessa dell’Unione ampliata ai nuovi dieci paesi.
Molti e diversi sono stati i modi attraverso cui le lavoratrici e i lavoratori italiani hanno partecipato alla lotta di Resistenza e alla Liberazione del paese. Così, in quegli anni, l’impegno armato di tanti e di tante nelle formazioni partigiane è stato accompagnato, in moltissimi grandi e piccoli centri, dall’azione capillare e diffusa di centinaia di migliaia di lavoratori per salvaguardare i macchinari delle fabbriche e le infrastrutture civili e di collegamento dai piani di distruzione predisposti dai nazisti sconfitti e in fuga dall’Italia.
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