GOVERNANCE TERRITORIALE MULTILIVELLO E DIGITAL TWINS

Secondo la fisica contemporanea, il mondo materiale, e quindi anche un territorio, non è un ambito “meccanico”, risultante dalla sommatoria di fattori o enti distinti, ma costituisce la proprietà emergente di una rete complessa di relazioni, tra cui ogni singola componente va intesa come nodo, interconnessione o correlazione all’interno di una rete di eventi.
In questa prospettiva, cos’è un digital twin? Un digital twin territoriale “trasduce” lo spazio e le sua natura ultima: lo scopo assegnato a quello spazio dalle comunità che vi abitano o da coloro che lo fruiscono. Attraverso l’uso di tecnologie (APis e Open Standards, IoT, cloud computing e intelligenza artificiale) un gemello digitale territoriale costituisce una rappresentazione in tempo reale delle caratteristiche, della struttura dinamica di uno spazio e delle proprietà emergenti delle relazioni che vi si configurano.
I suoi principali vantaggi sono costituiti dall’engagement e dalla partecipazione sociale anche in virtù dell’apprendimento visivo delle risorse territoriali e dei processi in corso, nonché dall’incremento della conoscenza territoriale attraverso la contaminazione tra saperi esperti e conoscenze tacite, o sommerse, locali.

Nell’ambito della sessione “La partecipazione digitale alla governance urbana. Esplorazioni critiche su spazio, spazialità e assemblaggi sociotecnici” della conferenza:

GEOGRAFIA E TECNOLOGIA | Giornate di studi interdisciplinari su tecnologia e transizioni, trasformazioni, rappresentazioni territoriali.
Pisa, Polo Didattico di San Rossore 30 giugno – 1 luglio.

Elena Battaglini, Senior Scientist della Fondazione Di Vittorio presenterà un paper dal seguente titolo:
Bridging nature and culture by digital twins. A study case from Italian inner peripheries

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