Ormai sono lontani i giorni in cui il termine di crescita alludeva ad una promessa di progresso che saettava lungo la freccia convenzionale del tempo. Gli effetti complessi inattesi della pandemia Covid-19 e delle sfide geopolitiche che stiamo vivendo, hanno ormai reso palese come concetto di sviluppo sostenibile sia ormai un auto-inganno semantico, ridotto più o meno a una garanzia di sopravvivenza.
Di fronte a queste sfide, è necessario che le politiche si mettano in relazione con la ‘fattualità spaziale’ (Beck 2016) degli impatti ambientali del nostro modello insostenibile di produzione e consumo. In altre parole, i luoghi in cui vogliamo vivere, qui e ora,  hanno assunto pregnanza ancora maggiore di qualsivoglia ideologia basata su orizzonti ideali di tempo.

Pubblicato nel 2016, e curato da Elena Battaglini, insieme a Joost Dessein e Lummina G. Horlings, Cultural Sustainability and Regional Development. Theories and practices of territorialisation
è un volume che introduce nel dibattito internazionale il concetto di territorializzazione e, attraverso dei casi di studio condotti in tutto il mondo, si interroga sull'efficacia di modelli di crescita che non tengano conto degli specifici impatti locali delle sfide ambientali globali, nonché dell'importanza delle risorse di varietà socioterritoriali.