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Commento dati ISTAT Occupati e disoccupati Agosto 2020

Ad agosto l’occupazione aumenta di +83mila unità, è il secondo mese consecutivo (a luglio +85mila).

I dati del mese precedente, pur nella consapevolezza che l’inversione di tendenza di un solo mese non dava certezze, indicavano un parziale cambio di rotta dopo i lunghi mesi del lockdown che, gli indicatori economici lasciavano presagire anche per agosto.

In effetti è andata così, e se anche settembre confermerà la tendenza, molte delle teorie espresse sul ruolo negativo del blocco dei licenziamenti nei confronti dell’occupazione andrebbero riconsiderate.

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Commento dati ISTAT Occupati e disoccupati Maggio 2020 e nota sulle statistiche congiunturali dell’occupazione

Pubblichiamo un commento a firma del presidente della Fondazione Di Vittorio sui dati Istat  "Occupati e disoccupati" riferiti a maggio 2020 e una nota sulle statistiche congiunturali aggiornate a maggio 2020 a cura di Giuliano Ferrucci.

Nota sulle statistiche congiunturali dell’occupazione aggiornate a marzo 2020

L’Istat ha diffuso oggi le statistiche relative all’occupazione nel mese di marzo. Come è noto, si tratta di dati campionari suscettibili di correzione, più ancora in questa fase a causa degli ostacoli che l’emergenza sanitaria in corso ha imposto alla raccolta dei dati di base.

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Commento dati ISTAT PIL 2018

La crescita del PIL nel 2018 si conferma inferiore a quanto previsto, fermandosi ad un +0,9%.

Questo rallentamento dell’economia è particolarmente preoccupante per un Paese che già cresceva meno della media europea e per le specifiche dinamiche che portano a questo calo.

La bassa domanda interna e il rallentamento delle esportazioni sono due dei principali problemi che l’ISTAT evidenzia. Quest’ultimo fattore è molto significativo per un paese manifatturiero come l’Italia che, sulle esportazioni, ha basato buona parte della crescita negli ultimi anni.

Commento dati ISTAT Luglio 2018 di Fulvio Fammoni

I dati Istat sull’occupazione del mese di Luglio 2018 vedono un calo di 28 mila occupati, più precisamente un calo di 44 mila lavoratori stabili e un aumento di 16 mila fra tempi determinati e indipendenti equamente ripartito.

Per il secondo mese consecutivo –dunque- cala il numero degli occupati. E’ ancora troppo presto per dire se si tratta di una tendenza ma, più che sufficiente per una seria preoccupazione sulle dinamiche del lavoro in Italia, anche perché la contestualità con il rallentamento dell’economica è significativa.

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