Rassegna stampa 01 dicembre 2010
Indagine sugli Invisibili - L'Ires Cgil lancia una ricerca online sulla situazione dei professionisti in Italia.
A cura di Gian Luca Mealli - Il Giornale delle Partite Iva
Indagine sugli Invisibili - L'Ires Cgil lancia una ricerca online sulla situazione dei professionisti in Italia.
A cura di Gian Luca Mealli - Il Giornale delle Partite Iva
Le lotte del 1969 hanno profondamente inciso sul costume, la cultura di massa, la qualità dei processi partecipativi e democratici; i rapporti di distribuzione del reddito e i rapporti tra diversi ceti sociali sono usciti da quella contrastata stagione notevolmente modificati. Alcuni tratti della nostra società, a partire dalla realizzazione di un welfare state, sono stati cambiati in modo irreversibile. Sono state, quelle stagioni, ricche di enormi energie, di straordinarie potenzialità, ma anche di contraddizioni non risolte che si sono riproposte negli anni successivi.
Serena Rugiero, coordinatrice dell'osservatorio Ires Energia e innovazione ha partecipato alla tavola rotonda intitolata: Proposte concrete a sostegno dei green jobs, presentando i risultati della nostra ricerca Filcem sulla green economy energetica, nell'ambito del progetto Gjusti:Green Jobs Università Scuole Territorio Imprese, nella giornata del 16 novembre 2010, a Milano.
Il gruppo di lavoro dell'Ires, coordinato da Anna Teselli, presenterà il 29 novembre 2010 presso la Regione Lombardia lo studio realizzato in Lombardia sulla valutazione di efficacia dei percorsi triennali di diritto-dovere, all'interno del progetto 'Valutazione degli esiti e dell'impatto delle politiche formative nell'ambito della formazione professionale' finanziato dal Ministero del Lavoro e realizzato in collaborazione con l'Università di Roma 'Sapienza'.
Dopo la strage di Piazza Fontana, in occasione dei funerali delle vittime, CGIL, CISL e UIL di Milano decisero di proclamare lo sciopero generale. Una decisione che incise profondamente su quella giornata, con le forze del lavoro schierate a difesa della democrazia e contro l’eversione. Operai e impiegati si posero infatti alla testa della mobilitazione popolare non solo per testimoniare ai familiari delle vittime il profondo cordoglio di tutta la città, ma per garantire al paese presidio e difesa delle sue istituzioni democratiche, per isolare gli assassini e i loro mandanti.
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