Presentazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile Roma Capitale

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“Come cambia l’occupazione a Roma nel settore dell’energia, con il SEAP”

WORKHSHOP TEMATICO sugli aspetti socio economici del piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.

12 maggio 2011, Roma, facoltà di Architettura  de La Sapienza-“Valle Giulia”

Il workshop fa parte di un gruppo di sei workshop tematici che rappresentano altrettanti aspetti del SEAP, (Piano d’Azione dell’Energia Sostenibile), che sarà presentato alla Commissione Europea a Bruxelles che prevede, a lungo termine, una Roma Post-Carbon, prima città della Biosfera in conformità alla visione di Jeremy Rifkin, alla cui visione esso si ispira.

Gli aspetti socio economici sono stati infatti stati delineati nel Master Plan a lungo termine di Rifkin, e prevedono lo sviluppo simultaneo a Roma delle suddette tecnologie di Terza Rivoluzione Industriale, attraverso l’introduzione di un modello energetico a alta intensità di lavoro e dunque in grado di redistribuire ricchezza, che nel modello energetico basato sulle fonti fossili e fissili rimane  invece concentrata nelle mani di multinazionali e monopoli.

L’obiettivo del workshop è dunque quello di iniziare la discussione sulla creazione di impresa e  sull’aumento dell’occupazione nei settori della terza rivoluzione industriale a Roma (rinnovabili, costruzioni a energia positiva, idrogeno e smart grids). Queste riflessioni iniziali verranno integrate nel SEAP.

L’approvazione del SEAP è partecipativa (avviene cioè attraverso una pubblica discussione degli documenti  tecnici del CITERA e del CETRI elaborati sulla base del formulario proposto dal Patto dei Sindaci), in ossequio al fatto che il cambio di ciclo energetico implica una democratizzazione non solo dei processi energetici ma anche di quelli decisionali correlati.

Gli aspetti socio economici del SEAP vanno dunque egualmente discussi e approvati con la metodologia partecipativa che si svolge in fasi successive.

1 fase. Elaborazione del programma previsionale di concerto con gli organismi della società civile e le associazioni  del mondo dell’economia

2 fase.  Messa in discussione delle tesi su Facebook, nel gruppo BiospheRome. In questa fase (che è quella nella quale siamo) si prevede che tutti gli attori alimentino con metodologie di condivisione di rete (ecco perché il gruppo su Facebook),  con articoli, commenti e contributi aperti a tutti gli utenti registrati nel workshop tematico

3 fase. Discussione pubblica nell’ambito della conferenza cittadina sul SEAP degli aspetti socio economici del PAES, con tutti i cittadini desiderosi di contribuire, che potranno anche controfirmare simbolicamente il documento finale che verrà inviato a Bruxelles.

Questa discussione pubblica sarà un processo permanente  di cui questo workshop è solo il momento iniziale, e mira a stabilire un metodo di lavoro per individuare gli obiettivi di crescita economica e occupazionale legati agli interventi previsti dal SEAP suddivisi per ciascuna delle tecnologie energetiche della terza rivoluzione industriale. Tali obiettivi verranno stabiliti in un documento, denominato PIANO DI SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEL SEAP che verrà realizzat in collaborazione con l’IRES, istituto che ha elaborato il rapporto “ENERGIA E LAVORO SOSTENIBILE”. 

Questo piano avrà durata decennale con  verifiche intermedie, che conviene stabilire annualmente. La prima di tali verifiche dovrà  servire da base alle verifiche successive e dovrà fotografare lo stato della situazione occupazionale del settore dell’energia distribuita a Roma al momento di inizio del SEAP. Questa “fotografia” sarà la “baseline” come richiesta da Bruxelles, sulla cui base andranno misurati gli sviluppi futuri e

I progressi sul piano socio occupazionale dovuti al SEAP verranno verificati da un’apposita struttura costituita presso il CITERA da rappresentanti delle organizzazione della società civile ed economica, che elaboreranno un rapporto annuale sul raggiungimento degli obiettivi intermedi del SEAP, secondo quanto verrà prestabilito dal piano di sviluppo iniziale è richiesto dalla Commissione europea nell’ambito del  PAES. Però non basta prevedere gli obiettivi, ma bisogna dotarsi anche di una struttura che sia incaricata della verifica periodica di tali obiettivi. Per questo  è necessario prevedere una apposita commissione che dovrà essere costituita durante il workshop e notificata a Bruxelles.

Questa apposita Commissione per gli aspetti socio economici del piano energetico dovrebbe elaborare il documento di “baseline”, e presentarlo alla cittadinanza con un evento pubblico che si può realisticamente prevedere per Settembre 2011. A partire da quel momento il rapporto annuale di verifica dovrebbe essere notificato alla Commissione Europea a settembre di ogni anno, per tutti e dieci gli anni di durata del PAES.

A titolo esemplificativo, il rapporto dovrebbe contenere una correlazione fra obiettivi climatici e energetici, tecnologie necessarie per raggiungerli, e divisione, tecnologia per tecnologie dal mercato prevedibile anno per anno e i posti di lavoro creati, sempre per tecnologia e anno per anno. Una indicazione della tipologia di aziende necessarie a raggiungere tali obiettivi, e delle strategie di riconversione produttiva delle imprese esistenti, nonché di formazione e riqualificazione professionale necessarie.

Svolgimento del workshop:

  • Angelo Consoli  (CETRI-TIRES, Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin)
  • Serena Rugiero (IRES – Istituto di Ricerche Economiche e Sociali)
  • Antonio Filippi (Responsabile settore  reti e energia della CGIL nazionale)
  • Lorenzo Parlati (Legambiente)
  • Illustrazione dei contributi migliori pervenuti attraverso il gruppo su Facebook Biosphere Rome
  • Discussione con la cittadinanza.
  • Conclusioni e approvazione dei contributi da inserire nel SEAP prima di inviarlo a Bruxelles
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