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Agostino Marianetti. Un socialista della CGIL

Agostino Marianetti conobbe subito il “bastone della fabbrica”, prima per il licenziamento del padre per motivi politici e sindacali e poi personalmente come giovane operaio sedicenne. Una vera esperienza di lavoro che, seppur non necessaria, è comunque decisiva per chi, a vari livelli, svolge un’attività sindacale. Un’esperienza che lo accosta a Giuseppe Di Vittorio e a concezioni di riformismo concreto e non velleitario.

Pubblicazioni: 

Fra marginalizzazione e rilancio: i sindacati in Europa 10 anni dopo lo scoppio della crisi

Venerdì 13 aprile 2018 (solo mattina),  presso la sede della CGIL nazionale, (Corso d'Italia, 25),   si terrà un seminario internazionale organizzato dalla Fondazione Friedrich Ebert e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, dedicato ai temi del sindacato oggi. Sono previsti interventi di esperti europei che riferiranno delle situazioni nazionali in Svezia, Germania, Francia, Spagna e Italia.

Il programma è in allegato.

I socialisti e il sindacato: 1943 – 1984

Il volume “I socialisti e il sindacato: 1943 – 1984”, a cura di Enzo Bartocci e Claudio Torneo, sarà presentato a Roma martedì 16 gennaio 2018 con inizio alle ore 16.00, presso l’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani.

Il volume, sulla base di due linee interpretative affronta, partendo da una cornice storica, i rapporti tra il Partito socialista italiano e le organizzazioni sindacali.

Per la FDV, sarà presente Adolfo Pepe.

 


 

Data Evento: 
16 Gennaio 2018
Storia e Memoria: 

Lavoratori digitali

Le tecnologie digitali sono fondamentali per la vita delle persone e delle imprese, per la crescita individuale così come per lo sviluppo di un territorio. Negli ultimi anni la produzione di beni e servizi digitali ha coinvolto una quota crescente di lavoratrici e lavoratori, eppure le condizioni di chi opera in questi settori sono poco conosciute.
Sono più di 450mila i lavoratori del settore, a prevalenza maschile (80%) con un titolo di studio alto e un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.

Lavoratori digitali

Ricerca sul lavoro digitale

Le tecnologie digitali sono fondamentali per la vita delle persone e delle imprese, per la crescita individuale così come per lo sviluppo di un territorio. Negli ultimi anni la produzione di beni e servizi digitali ha coinvolto una quota crescente di lavoratrici e lavoratori, eppure le condizioni di chi opera in questi settori sono poco conosciute.
Sono più di 450mila i lavoratori del settore, a prevalenza maschile (80%) con un titolo di studio alto e un’età compresa tra i 35 e i 44 anni.
Le statistiche però non riescono a fornire delle informazioni approfondite ed esaustive su chi opera in questo ambito ed è difficile anche solo definire cosa sia il “lavoro digitale” o una “impresa informatica”.

Bruno Trentin – Diari 1988-1994

Lunedì 27 novembre alle ore 17, nella sala dello Stabat Mater della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, si è svolto un nuovo appuntamento organizzato dalla Società di Lettura dal titolo "Una Repubblica fondata sul lavoro": Vittorio Capecchi, Paolo Inghilesi, Andrea Lassandari e Umberto Romagnoli hanno presentano, insieme al curatore Iginio Ariemma – Bruno Trentin – Diari 1988-1994 – Ediesse. L'evento è stato  coordinato da  Marco Marozzi.

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