inattivi

Lavoro, ancora una frenata. Le donne restano più penalizzate

«Il calo dell'occupazione si riversa in modo prevalente nell'inattività, non c'è travaso verso la stabilità e questo preoccupa. Continuano poi il trend negativo per le donne, le basse qualifiche, la precarietà e l'involontarietà del part-time: in una parola, il lavoro povero, quando invece quantità e qualità del lavoro sono gli elementi fondamentali che devono guidare le scelte e l'utilizzo dei finanziamenti europei».

(virgolettato di Fulvio Fammoni apparso nell'articolo di Valentina Conte pubblicato su La Repubblica il 1 ottobre 2021)

La disoccupazione sostanziale: una proposta per misurare la reale consistenza della disoccupazione in Italia

Il terzo numero del 2021 della Collana Working Paper della Fondazione Di Vittorio, parte dall’anomalia italiana dell’alto tasso di inattività per propone una misura alternativa della disoccupazione.

Lo studio dei ricercatori della FDV Giuliano Ferrucci e Nicolò Giangrande, prende in considerazione quella parte degli inattivi che, per l'immediata disponibilità al lavoro e per le ragioni della mancata ricerca di un impiego, sono assimilabili ai disoccupati in senso stretto.

Pubblicazioni: 

Commento Dati Istat

Commento ai dati Istat del Presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Fulvio Fammoni.

Il commento dei dati Istat di aprile su occupati e disoccupati è stato generalmente positivo anche riguardo all’aumento della disoccupazione, legandolo al calo dell’inattività e quindi al fatto che si rimetta in gioco una parte di popolazione scoraggiata nella ricerca attiva di lavoro.

Rassegna stampa 30 novembre 2015

Rassegna online del 30 novembre 2015

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia – novembre 2015

Il monitoraggio del mercato del lavoro svolto dalla Fondazione Cgil nel primo semestre 2015: Luci e ombre. Dall'inizio della crisi gli occupati sono sempre più anziani, +15% gli over 55. Disoccupazione tra gli under 24 a livelli altissimi

vedi allegato